Agostino Capogrosso: Il sopralzo della discarica, le responsabilità e l’ipocrisia della politica

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“La salute dei cittadini di Manduria è stata sacrificata sull’altare dell’incapacità e dell’indifferenza politica!”. Ad affermarlo è l’ex consigliere comunale Ing. Agostino Capogrosso che torna a porre importanti riflessioni sull’argomento riguardante la ManduriAmbiente.“La recente approvazione del sopralzo della discarica da parte della Regione Puglia, ha riacceso i riflettori su una questione ambientale che da anni affligge il nostro territorio, evidenziando ancora una volta, l’inerzia e l’ipocrisia della politica, non solo locale, ma regionale e di governo nazionale.
Come ex Consigliere Comunale e presidente della Commissione Ecologia del mio Comune, non posso che ribadire, oggi come allora, le gravi omissioni e responsabilità che hanno condotto a questa situazione.
Ci tengo a precisare che questo mio intervento non è mosso da calcoli politici. Lasciare il Consiglio Comunale è stata una ferita, una scelta obbligata dalla mia coscienza e dal rispetto che nutro per i miei concittadini, per il rifiuto di una politica in cui non mi riconoscevo ormai più. Chi mi conosce sa che la mia voce non si è mai piegata. Oggi la alzo di nuovo, non per ambire a cariche, ma per denunciare ancora una volta i rischi concreti per la salute dei nostri figli e la bellezza della nostra terra, a differenza di chi ora finge indignazione in vista del voto. Questa battaglia la sento mia da sempre, anche quando ero rimasto solo a combatterla.
Nel dicembre 2021, la Commissione da me presieduta formulò una proposta di emendamento al Piano Regionale sui Rifiuti, una proposta concreta per bloccare la richiesta di sopraelevazione. Nonostante le numerose garanzie ricevute da Consiglieri Regionali di ogni schieramento sia di maggioranza che di opposizione, quel documento, nel Consiglio Regionale del 14 dicembre 2021, fu completamente ignorato!
La responsabilità di questa grave omissione ricade non solo sui Consiglieri Regionali, nessuno escluso, ma anche su chi, a quel Consiglio, avrebbe dovuto presenziare e non l’ha fatto, come invece fecero tanti altri sindaci e amministratori di Comuni pugliesi. L’assenza dei nostri rappresentanti e la mancata discussione dell’emendamento, permise l’approvazione, senza ostacoli, del Piano Regionale sui Rifiuti, confermando l’operatività fino al 2037 dell’impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico) interno alla discarica, e spianando di fatto la strada al sopralzo della discarica stessa!
Oggi, a cose fatte, le audizioni in Commissione Regionale, le manifestazioni, la costituzione di comitati civici, a ridosso delle elezioni regionali e comunali, appaiono per quello che sono: mere operazioni di facciata, tentativi maldestri di recuperare consensi, sfruttando vigliaccamente la sacrosanta preoccupazione dei cittadini. Le forze politiche di maggioranza e opposizione, insieme a tante altre spuntate dal nulla, completamente silenti fino a circa un mese fa, si ergono ora a paladini dell’ambiente, dimenticando le loro responsabilità passate.
Oggi, di fronte all’ennesimo oltraggio al nostro territorio, l’unica strada percorribile resta la revoca della concessione da parte del Comune di Manduria, UNICO proprietario della discarica e unico arbitro di questo scempio! Sindaco, la legge è chiara: la Sua autorità sanitaria (D. Lgs. 267/2000 e L. 833/1978) Le impone un intervento immediato e risolutivo a tutela della salute pubblica. Ignorare questo dovere, significa segnare il destino di Manduria a un presente e futuro di veleni e sofferenze. La revoca della concessione è imperativa, l’unica via possibile! Non possiamo più tollerare che la nostra salute e il nostro territorio siano sacrificati per incapacità amministrative sia comunali che regionali e per bieche logiche elettorali. Meritiamo  – afferma infine l’ing. Agostino Capogrosso – una politica seria e responsabile, che agisca ora, con coraggio e determinazione, per proteggere il nostro ambiente e la vita dei nostri figli.”