Manduria. Casa della Memoria “Elisa Springer”: luogo dove il passato incontra il presente per costruire una cultura di pace e tolleranza.

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Il 19 settembre 2004, Elisa Springer lasciava la vita terrena, ma il suo ricordo vive ancora oggi, forte e vibrante, nella comunità di Manduria. “Nessuno muore finché ci sarà qualcuno che lo ricorda”, e Manduria intende ricordare per sempre la sua Elisa,

non solo per l’affetto che ha riposto in quella elegante signora, anche un po’ misteriosa, che aveva deciso di vivere qui, ma soprattutto per la sua dolorosa testimonianza che rappresenta un monito affinché ciò che è avvenuto non si verifichi mai più.

Elisa Springer, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, ha portato con sé un’eredità da tramandare alle future generazioni nascosta dietro un cerotto che per 50 anni ha cancellato quel numero indelebile impresso sulla sua pelle. Facendo riemergere quel numero A24020 si è spesa sino all’ultimo per portare a tutti un messaggio di pace contro l’odio e il pregiudizio in tutte le loro forme.

In occasione del Ventennale della morte l’Amministrazione Comunale di Manduria ha trasformato la sua dimora in un luogo simbolico: la “Casa della Memoria Elisa Springer A-24020”. Non solo vissuto quotidiano ma oggetti che raccontano la sua triste storia. Attraverso una ricca raccolta di testimonianze, video e documenti, i visitatori possono immergersi nella straordinaria vita di Elisa Springer, comprendendone il coraggio, la forza e la resilienza. L’inaugurazione della casa, situata in Via Bizzarri 18 è stata preceduta da un momento di profonda riflessione e commemorazione presso Palazzo delle Servite, con la partecipazione di numerose autorità locali e personalità della Fondazione Elisa Springer A24020.