Manduria: squadra e mister da dieci, ma adesso bisogna incrociare le dita
La salvezza passa dal campo ed è doveroso partire dal rettangolo verde e da chi ha conquistato con merito l’obiettivo oltre ogni ragionevole previsione. Dai ragazzi al mister, a tutto lo staff tecnico. Ora a far paura sono i deferimenti: i comunicati non presentano motivazioni specifiche. Bisognerà attendere e incrociare le dita.
Giù il cappello di fronte a chi i punti li ha conquistati con grande sofferenza in un campionato lungo ed estenuante con venti squadre nel nuovo girone unico. Gli applausi vanno soprattutto alla squadra e a Max Marsili, per aver isolato i giocatori dal marasma generale e per aver costruito un gruppo solido e coeso in grado di centrare l’obiettivo.
Marsili era alla sua primissima esperienza in panchina, aveva chiuso la sua lunga carriera da calciatore con la vittoria della coppa Italia proprio con il Manduria. Prima l’incarico ufficiale come responsabile del settore giovanile, poi la carica di allenatore della prima squadra, in virtù delle precoci dimissioni di Olivieri nella calda estate del 2024.
Tutto in pochissime ore, si è adattato con estrema facilità al nuovo ruolo e ha contribuito fattivamente alla costruzione del gruppo. E’ stato l’uomo più rappresentativo dell’intero percorso, la figura a cui aggrapparsi anche nei momenti critici. E’ tra le rivelazioni più belle del campionato di Eccellenza che ha scoperto un profilo giovane, emergente e preparato. Non è certamente passato inosservato il suo lavoro e quello della squadra.
Ma oggi l’aspetto che più ci preoccupa è l’extra-campo. Le riunioni del tribunale federale vedono coinvolto il club messapico nei giorni 14 e 23 aprile e lasciano tutti con il fiato sospeso. Il comunicato ufficiale diramato in data 31 marzo non presenta motivazioni, pertanto bisognerà attendere evitando inutili previsioni.
Le domande che abbiamo posto nei mesi passati sulle pendenze pregresse maturate con i vecchi tesserati (stagione 2023-2024), non erano un mero esercizio giornalistico, ma un modo per fare luce e scongiurare eventuali provvedimenti. E oggi c’è tanta paura, non resta che sperare e incrociare le dita.
Mario Lorenzo Passiatore
(Foto tratte dalla pagina dell’UG Manduria Sport)